Museo Ostetrico Antonio Scarpa

Il Museo Ostetrico venne aperto da Antonio Scarpa in concomitanza con la prima lezione inaugurale dell’anno accademico 1775 da lui tenuta nel Teatro Anatomico inaugurato il 23 gennaio dello stesso anno e dedicata all’ innovativo insegnamento dell’Ostetricia, introdotto da Scarpa a Modena sia per i medici che per le levatrici. Nel Museo Ostetrico Scarpa aveva collocato preparati anatomici, ma anche i modelli in cera colorata che aveva commissionato ad un esperto scultore bolognese, Giovan Battista Manfredini, che realizzò anche numerose terrecotte ostetriche: riproduzioni di feti in varie pozioni all’interno dell’utero e otto figure femminili, di cui sei rappresentate in diversi momenti della gravidanza e due che mettono in luce l’anatomia sottocutanea del tronco. Sono uniche al mondo per l’attenzione ai dettagli anatomici, ma anche per la leziosità propria dell’epoca che le rende piacevolmente attraenti per la graziosità dei volti abbelliti da accurate acconciature e nastri che ricordano i ritratti femminili del tempo, quali ad esempio quelli dipinti da Antoine Watteau, Jean Honorè Fragonard e François Boucher.