Teatro Anatomico

La costruzione del Teatro Anatomico è collegata ad Antonio Scarpa che, a seguito della riforma dell’Università voluta dal duca Francesco III d’Este, appena ventenne venne chiamato da Padova a Modena nel 1772 per l’insegnamento della Chirurgia e dell’Anatomia. Si deve a Scarpa la proposta di fare costruire il Teatro Anatomico anziché nel Palazzo Universitario, ora sede del Rettorato, nell’isolato dell’Ospedale di Sant’Agostino, realizzato tra il 1753 e il 1758. Il Teatro fu costruito, su modello di quello di Padova progettato da Fabrizio di Acquapendente, su progetto di Lorenzo Toschi che ne diresse anche i lavori e fu inaugurato il 23 gennaio 1775 con una lezione in latino tenuta dallo stesso Scarpa. Era un anfiteatro completo, ad ellissi allungata perpendicolarmente all’atrio, meno alto e meno stretto di quello realizzato a Padova e con gradinate più larghe e fornite di panche: poteva contenere quattrocento persone.  Dopo la Restaurazione, Francesco IV Arciduca d’Austria Este dispose, a partire dal 1817, che sopra il Teatro Anatomico venisse costruito un nuovo piano, nel quale potesse essere realizzato il Museo Anatomico: i lavori determinarono una riduzione dell’ellisse del Teatro che assunse la forma attuale di cavea semicircolare. A seguito del recente restauro sono stati recuperati i locali annessi adibiti a laboratorio, sala degli esercizi e Museo Ostetrico.

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